ESG e pianificazione strategica aziendale
Negli ultimi anni, in particolare negli ultimi mesi, sempre più si sente parlare di ESG. Bene, in questo articolo voglio fare notare che la strategia cosiddetta Oceano Blu è una strategia legata già ai principi cosiddetti Environment, Social and Governance. In modo particolare, per esempio, dobbiamo prendere atto del fatto che la mossa strategica è al centro di una strategia Oceano Blu, cioè proprio se noi applichiamo le teorie ESG, ma non vogliamo uniformarci a quello che fanno tutti. Non ci limiteremo ad essere dei compilatori di crocette, ma utilizzeremo quello che le normative dicono per porre in un vero e proprio piano strategico.
Pertanto, per evitare che il mercato poi si affolli, perché poi tutti parleranno di Ambiente, tutti parleranno di Social e tutti parleranno di Governance, noi dobbiamo avere un chiaro piano strategico che ci distingua dagli altri, per evitare poi di essere in un mercato in cui l’offerta superi la domanda e quindi ci ritroveremo allineati con gli altri e dovremo fare una politica di prezzo.
Quello che è centrale, quindi, è definire la mossa strategica, che è un’unità strategica fondamentale. Non è fondamentale l’azienda, perché le aziende possono sbagliare e non è fondamentale il settore, perché il settore può cambiare e quindi dobbiamo uscire dalle vecchie logiche, che sono quelle di fare il benchmark, studiare quello che fanno i concorrenti e abbattere i concorrenti ed entrare nelle nuove logiche, che sono invece quelle di aggirare i concorrenti, questo ci conduce all’innovazione di valore, perché se noi poniamo enfasi sia sull’innovazione tecnologica, sia sulla ricerca del valore, cioè innovazione commerciale, se noi perseguiamo entrambe le strade, allora spezziamo il trade off costo-valore e quindi possiamo permetterci di fare innovazione di valore, cercando la cosiddetta value proposition intesa come innovazione, sia di mercato, sia di prodotto e quindi un’innovazione che crea sul mercato e pone sul mercato qualche cosa di assolutamente nuovo, ai prezzi che decidiamo noi.
Pertanto la strategia dell’oceano blu è una strategia già ESG, perché cerca di andare in confini incontestati del mercato, superando quello che viene chiamato determinismo ambientale o visione strutturalista, che è la vecchia visione della strategia, nella nuova visione della strategia invece, che si chiama visione ricostruzionista, si spezzano le regole del trade off tra costo e valore, dando vita quindi ad un vero e proprio oceano blu, come? Creando uno spazio di mercato incontestato, aggirando la concorrenza, creando una nuova domanda, spezzando il trade off costo-valore e ponendosi il doppio obiettivo di una differenziazione e di una cost leadership. In conclusione sono sei i principi e i rischi da calcolare per sviluppare una strategia oceano blu, esattamente come negli ESG si parla di analisi dei rischi, anche per sviluppare un piano strategico come lo insegno a fare alle imprese, mie e clienti, si devono fare analisi di rischi e in particolare bisogna fare analisi di rischi legati alla ricerca di nuove opportunità, analisi di rischi legati alla pianificazione, analisi di rischi legati alla dimensione della domanda e analisi di rischi legati al modello di business, questo va fatto nella prima fase della formulazione della strategia, nella fase di messa in pratica ci sono ulteriori due analisi di rischi da fare, l’analisi dei rischi organizzativi e l’analisi dei rischi manageriali, questo vuole dire parlare da una parte di organizzazione e dall’altra di leadership, pertanto possiamo concludere che la materia degli ESG non è una novità per chi già persegue una strategia oceano blu e è una grande opportunità per chi invece nell’applicare le nuove norme ESG vuole sviluppare la propria strategia.